top of page

Chiamatemi Anna (serie Netflix)

Aggiornamento: 10 set 2020

Serie tv basata sul romanzo Anna dai capelli rossi di Lucy Maud Montgomery, adattato da Moira Walley-Beckett e prodotta da CBC Television e Netflix.


Perché valga la pena vederla?

Per il personaggio di Gilbert Blythe, interpretato da Lucas J. Zumann! Scherzo!

La serie è ben fatta (sul serio!) e tratta temi di notevole importanza, tra questi il valore degli affetti, dell'amicizia, della parità di genere, del rispetto della donna in tutti i contesti, del cd self-empowerment, dei diritti LGTB, del valore dell'arte e, infine, evidenzia come il fare gioco di squadra conduca a grandi risultati, sempre.


Altre ragioni per cui valga la pena dedicare del tempo a guardare questa serie tv sono:

  • La giovane attrice, l'irlandese Amybeth McNulty, che interpreta Anna è sorprendentemente brava a recitare, nonostante la giovane età (aveva soltanto 14 anni quando ha iniziato a interpretare il personaggio) e riesce a concentrare su di sé l'attenzione in ogni scena, nonostante la storia di Anna dai capelli rossi sia principalmente ambientata nel paese di Avonlea e a scuola (luoghi popolati da numerosi personaggi).

  • I costumi e le ambientazioni sono talmente realistici che a tratti sembra di trovarsi in classe insieme ai ragazzi di Avonlea e di fare il tifo per la squadra delle ragazze nella competizione che potrebbe essere definita "vince chi è il migliore a fare lo spelling delle parole".

  • La ship Anna-Girlbert ( #shirbert ) è troppo dolce per non strappare via innumerevoli sorrisi! Inoltre, è opportuno sottolineare come Gilbert sia proprio un ragazzo a modo, impeccabilmente gentile, ma pur sempre vivace e spontaneo. Va inoltre detto che intorno alla #shirbert ruotano tanti personaggi che sono, anch'essi, fan della coppia! E' perciò una goduria vedere che non solo noi spettatori, ma che persino nella serie alcuni personaggi shippano clamorosamente Anna e Gilbert, amori belli!

  • La fotografia è M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-A. Sono profondamente sincera nell'ammettere che parecchie scene possono essere tracciate a matita e tramutate successivamente in pittoreschi disegni, anzi, addirittura dipinti (magari utilizzando gli acquerelli!): spettacolare! Complimenti, perciò, per la fotografia.

Le musiche sono semplici e, ahimè, non tali da catturare la mia attenzione. Quindi, sorvolo.

Sono ben consapevole del fatto che la storia di Anna dai capelli rossi sia stata tramandata come "lenta e tendenzialmente triste" dalle generazioni passate, però voglio spezzare una lancia a favore di questo nuovo adattamento televisivo, dal momento che illumina il personaggio di Anne Shirley Cuthbert di una positiva e innovativa luce. Infatti, nel corso delle tre stagioni (della serie), Anna va crescendo e matura, perciò persino le spiacevoli disavventure da lei sopportate si tramutano lentamente in avventurose cotte adolescenziali: tutto si anima di brio e si colora di sentimenti! Che spasso!

Per concludere, spero vivamente che non vi facciate spaventare dai primi episodi (un tantino più tristi rispetto ai successivi) e che, dunque, decidiate di continuare a guardare la serie (almeno fino alla puntata 01x05, la quinta della prima stagione, perché entra in gioco il personaggio di Gilbert!).


Buona visione,

Flavia.

Comments


Post: Blog2 Post

Modulo di iscrizione

Il tuo modulo è stato inviato!

  • Facebook
  • Twitter
  • LinkedIn

©2020 di Affari Cinematografici. Creato con Wix.com

bottom of page