Serie #bocciate da Flavia (tra agosto 2020 e ottobre 2020)
- flaviacaristi
- 27 ott 2020
- Tempo di lettura: 7 min
Cari lettori,
io sono solita iniziare e finire le serie tv abbastanza rapidamente, però talvolta capita che alcune di esse non mi appassionino particolarmente e, per tale motivo, ne interrompo la visione. Riporterò, quindi, di seguito una manciata di serie iniziate, ma non finite (ce ne sarebbero molte di più, ma questo non è il tempo né l'articolo adatto per elencarvele tutte):
La Révolution (serie Netflix)
Che obrobrio. Ecco, questa sì che è stata proprio una serie tv sfortunata! Ce l'ho messa tutta a farmela piacere, essendo una serie tv storica (solitamente mi piace questo genere!), ma più la guardavo più i miei occhi mi supplicavano 'bastaaaaa!'. E quindi l'ho interrotta. Per intenderci, ho provato a vederne 3 episodi (in lingua originale per giunta! Sono infatti convinta del fatto che il doppiaggio non fatto bene peggiori la resa di film e serie tv; quindi, sono solita guardare tutto in o.v. con i sottotitoli): il primo l'ho visto tutto (e già ero rimasta delusa dalla trama/sceneggiatura/musiche/tutto quanto!), il secondo l'ho visto iniziando a saltare qualche scena, il terzo l'ho iniziato e interrotto quasi subito.
Cos'è che non va in questa serie? Tante cose, mamma mia... Innanzitutto, la trama è strana (sembrerebbe storica, ma di storico ha ben poco! Effetti speciali di bassa qualità e accadimenti troppo improbabili per l'epoca), la sceneggiatura è elementare (eccessivamente dark in alcune scene ed eccessivamente romantica, a livello adolescenziale, in altre), delle musiche non parlo altrimenti rischio di far rivoltare nella tomba i celebri Maestri Ennio Morricone e James Horner. Non ve la consiglio: effetti speciali elementari, trama non chiara e attori mediocri. Meglio vedere Beautiful o Un posto al sole, a mio parere!
Grand army (serie Netflix)
Che disastro. E' disastrosa sia la serie tv (in senso tecnico) sia la trama (cioè le disavventure vissute dai personaggi. Che sfortunati!).
La serie inizia con un attacco terroristico nelle vicinanze del liceo frequentato dai protagonisti (che gioia!) e prosegue con scene totalmente estreme (la tizia che per sfogarsi decide di salire sull'ultimo vagone esterno della metropolitana e, tenendosi a mani nude, cerca di resistere al vortice d'aria che si viene a creare nel momento in cui il treno in movimento raggiunge la massima velocità. CHE IDIOZIA! Spero che a nessun ragazzo venga voglia di imitare tale scena nella vita reale rischiando la propria vita) e imbarazzanti (una delle prime scene del primo episodio riprende due amiche chiuse in bagno che sono nel panico più totale visto che una delle due -mi scuso per i termini crudi e tecnici!- ha nella vagina il preservativo che il suo ragazzo non aveva saputo indossare in modo appropriato poco prima. Quindi oleeeè, l'amica l'aiuta a estrarre tale preservativo in bagno, per poi, una volta completata la missione, lanciarlo nella sala comune a una studentessa da poco giunta in quella scuola, una matricola, insomma. IO ERO COSI': O_o ). So bene che queste sono cose che purtroppo succedono nella vita reale a molte ragazze di tutto il mondo, ma, ecco, certamente colpiscono lo spettatore!
Detto ciò, la trama della serie è fin troppo generica, quindi non l'ho più vista #ariafritta.

The Handmaid's tale (serie Amazon)
Questa serie mi ha fin da sempre incuriosita, ma ho aspettato del tempo per vederla perché mi son dovuta 'disintossicare' da Il Trono di Spade.
E' una serie ben fatta, che merita d'esser vista, però io purtroppo l'ho interrotta. Ora vi spiego il perché.
Io ritengo che una serie per attrarre l'attenzione dello spettatore debba possedere una trama interessante e debba portare lo spettatore a sperare in almeno una ship (cioè una coppia di personaggi che meritano un happy ending). Questa serie tv inizialmente sembra possedere tutti i requisiti necessari per portare il pubblico ad appassionarsi (a livelli da Il Trono di Spade, di Sherlock, di Peaky Blinders, di The Mandalorian, di Vikings o di serie Netflix un po' più sempliciotte come Never have I ever/Io non ho mai e Julie and the Phantoms), però dopo una manciata di episodi anch'essa inizia a traballare.
Perché una serie così ben fatta si perde 'in un bicchier d'acqua'? Perché la trama è chiara fin dal principio! Fin troppo chiara: in un futuro continente americano in cui regna l'infertilità, le nascite son poche e quindi gli Stati lentamente da democrazie divengono regimi oligarchici in cui sono soltanto gli uomini a prendere le decisioni e a lavorare, mentre le donne sono divise in tre categorie: donne fertili il cui ruolo è quello di essere assegnate a una specifica famiglia per procreare, donne sterili il cui ruolo è quello di fare le 'mogli' comandando a casa in famiglia e le 'Marte' il cui ruolo è quello di cucinare e di provvedere alle faccende domestiche. In tale triste futuro gli Stati si ritrovano a usare le donne fertili come merce di scambio, dal momento che esse sono oramai più rare dell'oro. Una di queste donne, sapendo di essere fertile, cerca di salvare sé e la propria famiglia.
That's it.
E, sia ben chiaro il fatto che non ho spoilerato nulla, dal momento che tutto questo è reso chiaro sia nel trailer della serie sia nel primo episodio.
Avete compreso quale sia il problema? La serie è ben fatta ed è perfino interessante sia per trama che per ship amorose, però, una volta che lo spettatore ha abituato i propri occhi alle atrocità perpetrate in questo nuovo regime chiamato Gilead, non si sorprende più e l'interesse cala (perché se l'interesse verso la trama è scomparso, da sole le ship amorose non possono portare lo spettatore a vedere i successivi episodi e le successive stagioni).
Io infatti ho visto 6 episodi della prima stagione, tutti di seguito, poi sono dovuta andare a cenare e, avendola interrotta, non l'ho continuata più! Sono però andata su YouTube alla ricerca di video riguardanti la ship principale della serie (la trama infatti ormai mi era chiara, ma la sorte della ship era incerta, perciò me la sono volontariamente spoilerata, senza sorbirmi i successivi episodi #furbaeh).
In breve: questa serie è proprio bella e merita di esser vista, però non sorprendetevi se la interromperete ad un certo punto.
Summertime (serie Netflix)
E' una serie tranquilla: la classica commedia romantica italiana (la serie è infatti stata prodotta da Netflix Italia). Di che parla? Di un ragazzo e di una ragazza che si innamorano, di un altro ragazzo e di un'altra ragazza che si innamorano e, infine, di una ragazza e di un'altra ragazza che si innamorano. That's it. Trama che fila liscia come l'olio. Io inizialmente avevo visto tre episodi, poi mi ero annoiata e l'avevo mollata; la ripresi tempo dopo e la continuai. Qualcosa di speciale? Nulla. E' semplicemente una serie tv utile a svuotare la mente. Non la consiglio se si hanno altre serie o film apparentemente più interessanti da guardare.
Cursed (serie Netflix)
Questa serie fantasy racconta di Artù, Merlino e compagnia bella #rido. Vi spiego come l'ho vista, così vi fate due risate.
Dunque, la serie inizia bene: il primo episodio è infatti molto interessante (fin troppo! Esso sembra quasi interminabile! Succedono un sacco di cose e vengono svelati quasi tutti i segreti della serie). Ricordo infatti che non facevo altro che controllare l'orario e notavo che nonostante gli avvenimenti fossero tanti, il tempo trascorso fosse poco. Morale della favola pt1: lode al primo episodio!
Dal secondo episodio in poi però è come se la serie fosse una macchina che fa ingranare la retromarcia e inizia a regredire: la trama diventa lentissima e scontata. Morale della favola pt2: ho visto 2° e 3° episodio e poi ne ho interrotto la visione.
Però c'era un problema: il personaggio interpretato da Daniel Sharman mi incuriosiva (Daniel lo avevo già visto recitare nella serie Netflix UK di coproduzione italiana Medici) quindi, dopo una settimana decisi di fare una cosa: vedere direttamente gli ultimi due episodi (3 su 10 li avevo già visti, quindi passai direttamente all'episodio 9 e al 10).
Non mi sorpresi affatto a constatare che il nono episodio continuasse a rivelarsi lento come il secondo e il terzo, al contrario rimasi colpita dal finale di stagione che invece fu molto interessante (lode al personaggio interpretato da Daniel Sharman, la serie merita di essere vista solo per lui! Infatti, la protagonista è fin troppo scontata e annoia lo spettatore, Merlino è un personaggio intrigante ma è estremamente plasmato sulla figura di Jack Sparrow della saga I Pirati dei Caraibi, Artù è palesemente un uomo in cerca di gloria in grado di voltare le spalle agli amici alla prima buona occasione che gli si presenta, quindi ribadisco: Daniel Sharman è colui che 'regge' la serie).
Flavia, la consigli? Sì o no? Sì, in fin dei conti la consiglio, perché il personaggio interpretato da Daniel è fin troppo interessante per non essere scoperto da voi spettatori; magari però, se vi annoiate, fate come ha fatto zia Flavia, fate un bel salto e guardate direttamente gli ultimi due episodi ;-) .
Warrior Nun (serie Netflix)
Quanto fa pietà! Spenderò giusto qualche parola per spiegarvi le mie motivazioni (questa serie non merita il mio tempo, né le mie parole). Di che parla? Racconta di questa ragazza che si ritrova nel posto sbagliato al momento sbagliato. Lei era infatti destinata a morire, ma per via dell'eterna lotta tra bene e male si ritrova a essere portatrice di un'aureola (letteralmente un'aureola! Essa le viene 'conficcata' nella schiena mentre era priva di sensi e, grazie al potere sovrannaturale di tale aureola, ella torna in vita). Perché la sconsiglio vivamente? Perché è una gran scemenza: la protagonista sa di avere un destino e una missione da compiere però continua a scappare e a mettersi volontariamente nei guai pur di 'godersi la vita' con un gruppo di squattrinati che incontra casualmente in giro. E' una serie che magari avrà pure un senso, ma tale senso non emerge fino al 5 episodio e, siccome gli episodi in totale sono 10, direi che vedere tale serie è soltanto una clamorosa perdita di tempo.
Crash landing on you (serie Netflix)
Innanzitutto va detto che è una serie coreana, quindi bisogna già avere ben chiaro in mente il fatto che abbia una trama lenta. Detto ciò, io non disprezzo i cosiddetti #kdrama, al contrario ho visto e rivisto la serie coreana My First First Love molte volte (è stupenda), però Crash landing on you è talmente lenta che si rischia di addormentarsi davanti allo schermo. La sconsiglio quindi non per la trama in sé e per sé (che è abbastanza originale se la si considera nel complesso), ma per la sua lentezza.
That's it!
Spero che questo elenco vi sia utile!
Flavia :-)
PS: The Handmaid's tale è veramente interessante e ve la consiglio (insieme agli episodi n. 1, 2, 9 e 10 di Cursed). Bye! ;-)
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