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Sex education (serie Netflix)

Aggiornamento: 10 set 2020

Ai tempi, quando la fatidica prima stagione di Sex Education venne resa disponibile da Netflix sulle piattaforme digitali, suscitò un enorme scalpore. Tale scalpore non fu dovuto al fatto che Netflix avesse prodotto una serie sul sesso, come ci si sarebbe potuti aspettare #ohmiodiotaboo, bensì fu generato da come tale argomento venisse trattato nella serie.

Vi starete quindi domandando: com’è trattato il tema del sesso in questa serie… sul sesso? Bene. E’ trattato con la giusta serietà, e, al contempo, con un certo grado di ironia.


Ad oggi, nel 2020, sono già uscite ben due stagioni di Sex Education, quindi tenterò di fare un riassunto senza spoiler della trama della serie. La serie racconta di teenagers, ognuno di loro con un carattere diverso e una situazione famigliare abbastanza singolare. Essi si ritrovano a necessitare di consigli su come rapportarsi col partner, così da superare ostacoli che non permettono loro di vivere appieno la vita di coppia. E’ noto a tutti quanto l’argomento ‘sesso’ sia un tema delicato in ogni fascia d’età, quindi tali ragazzi non sarebbero mai disposti a fare terapia di coppia da uno specialista! Il caso vuole però che Otis, ragazzo frequentante lo stesso liceo degli amici, sia figlio di una scrittrice e terapista sessuale di fama nazionale (questa donna è una vera potenza!), la quale ha lo studio al piano terra di casa e ciò comporta che inconsciamente anche Otis, crescendo in quell’ambiente e ascoltando certi discorsi fin da piccolo, sia un ‘guru’ del sesso. Il ragazzo, quindi, spinto dagli amici, diventa il terapista sessuale dei suoi stessi compagni di scuola e si fa perfino pagare per ogni seduta che tiene (tale denaro poi lo dovrà spartire con i suoi migliori amici che si sono mobilitati a trovare i clienti e a organizzargli gli appuntamenti).

Interessante vero?


A dir la verità, ciò che colpisce di più è che la prospettiva attraverso cui la storia viene narrata è quella di Otis e ciò comporta che la serie sia realmente adatta ai teenagers di tutto il mondo. Inoltre, in Sex Education il sesso non viene descritto come un tema a sé stante rispetto all’amore e alla stima reciproca dei partener e ciò porta lo spettatore a considerare il rapporto sessuale non solo come uno strumento di puro piacere fisico, ma come mezzo attraverso il quale conoscere l’altro e manifestare i propri sentimenti all’altro. Onèst!


Dati tecnici? Il cast è eccellente, sono più o meno tutti giovani attori emergenti che, però, danno il meglio di sé nel trasmettere un messaggio positivo sulle relazioni sentimentali, entrando con la giusta delicatezza nei personaggi che interpretano. Le musiche non sono ‘uniche e irripetibili’, ma aiutano a creare il contesto. La sceneggiatura merita tanto quanto la scenografia, la quale è a tratti un po’ scontata (per quanto riguarda il liceo frequentato dai ragazzi) e a tratti perfetta per completare quelli che sono i personaggi che la ‘abitano’ (per esempio la casa in cui Otis e sua madre vivono).


Detto ciò, sono certa che anche soltanto per curiosità ne vedrete almeno un episodio!

Buona visione, perciò.

Flavia :-)

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