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'A chi appartieni?'

Ciò che sto per raccontarvi è un aneddoto a cui ho assistito di recente.


Qualche sera fa, infatti, per non relegarmi al totale isolamento dovuto allo studio universitario ho accettato l'invito a cena di un gruppo di amici (#cenettatranquilla). I 'padroni di casa' hanno preparato delle ottime piadine, io, invece, mi sono dedicata alla preparazione del mio classico ciambellone al cioccolato: tutto ottimo.


Arriviamo dunque al punto: giunta presso la casa a mare dei miei amici ho consegnato loro il dolce ancora caldo (l'avevo infatti sfornato da meno di mezz'ora) e tra una chiacchierata sulle piadine in forno a cuocere e sugli altri invitati che ancora dovevano arrivare è trascorsa una decina di minuti.

Superato questo breve arco temporale, sono arrivate due amiche (una delle quali si è da poco fidanzata con uno dei 'padroni di casa') le quali, dopo brevi ma pur sempre calorosi saluti, intraprendono un particolare discorso (argomento portato avanti dalla ragazza che da ora in avanti chiameremo "la Fidanzata' e rivolto al "Fidanzato"): "ma tu lo sai che la mia famiglia conosce bene la tua famiglia? Persino da molto tempo! I miei nonni infatti conoscevano i tuoi nonni... etc etc".

Io ovviamente me ne stavo in silenzio limitandomi a un cordiale sorriso, però nel frattempo riflettevo tra me e me: "Ma perché nella mia zona (magari però è usanza diffusa in tutta Italia, chi lo può sapere?) bisogna sempre usare la famiglia di appartenenza come passaporto per le relazioni sociali/sentimentali?". D'altro canto, ogni persona ha una propria indole che è tendenzialmente diversa da quella dei genitori o dei nonni, quindi perché la necessità di giustificarsi elencando la completa genealogia?

La risposta è con ottime probabilità la seguente: perché se Tizio/a sa "a chi appartenga" Sempronia/o probabilmente sarà come già conoscerla/o (così come tradizionalmente le persone si sentono più protette se stipulano un contratto di assicurazione su casa, beni o servizi!) ed è maggiormente sicuro/a che la relazione si fondi su basi stabili.

E' veramente così? Vivono i figli di rendita della reputazione dei genitori?

A voi la parola! Diamo il via al dibattito.


Flavia, 10/09/2020

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