Enola Holmes (film Netflix 2020)
- flaviacaristi
- 27 set 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Bel film, non lo si può negare. Se dovessi dargli un voto, lo valuterei 7.5/10.
Perché 7.5/10?
1) Perché la trama è a tratti lenta e porta lo spettatore a distrarsi.
2) Perché la trama è a tratti 'discontinua'. Enola è infatti inizialmente partita alla ricerca della madre però poi le novità riguardanti la vicende politiche del giovane Visconte Tewksbury la portano a cambiare i propri piani (così come portano gli spettatori a confondersi!).
3) Perché la narrazione a tratti in prima persona di Enola è da un lato una caratteristica originale e comica del film, dall'altro interrompe spesso la spontanea fluidità della trama del film e porta così lo spettatore a 'perdere il ritmo' e a distrarsi, come precedentemente accennato.
Di che parla in breve questo film?
Racconta di Enola, sorella minore di Mycroft e Sherlock Holmes che è stata fin da piccola educata dalla madre (per via della prematura morte del padre) a farsi strada nella vita autonomamente ('Enola' -> 'Alone') a suon di lezioni di scherma, lotta, tiro con l'arco, partite di tennis e, certamente, letture di notevole rilievo culturale.
La 'classica' vita di Enola viene però alterata il giorno del suo sedicesimo compleanno a causa dell'improvvisa scomparsa della madre. La ragazza viene quindi affidata a Mycroft, fratello maggiore eccessivamente severo, il quale porterà Enola a scappare via verso Londra. Lungo il tragitto la ragazza però non sarà da sola: sia il giovane Visconte Tewksbury, anch'egli scappato via dalle idee conservatrici della sua nobile famiglia, sia il fratello Sherlock Holmes, non esattamente d'accordo con la rigida mentalità di Mycroft, si riveleranno pian piano suoi alleati.
Informazioni tecniche?
La sceneggiatura è lenta a tratti, ma ben architettata. I costumi sono invece abbastanza classici, essendo i tipici costumi di fine 1800. Le musiche son carine senza eccellere: non c'è infatti un momento durante la visione del film in cui lo spettatore si fermi a pensare 'bella questa traccia!'. La fotografia è invece l'unico dato tecnico a sorprendere talvolta lo spettatore: bello l'accostamento dei colori e il contrasto tra i personaggi e i paesaggi inglesi. Per quanto riguarda la scenografia non c'è molto da criticare: certamente è stata bene ideata, soprattutto quella delle scene girate all'interno di palazzi e mercati londinesi.
Qualche critica sul cast?
Nessuna. Solo parole positive: complimenti agli attori! Millie Bobby Brown è espressiva fino al midollo, così come lo sono anche i 'big': Sam Claflin, Henry Cavill e la suprema Helena Bonham Carter.
Louis Patridge invece sarà sicuramente una nuova scoperta per gran parte del pubblico, dal momento che chi lo riterrà un 'viso conosciuto', lo considererà tale soltanto per averlo visto recentemente nella serie di co-produzione italiana e inglese Medici, in cui interpretava Piero de' Medici. Louis è visibilmente un bravo attore, sebbene giovane, e certamente farà strada. D'altronde Millie Bobby Brown aveva capito subito che egli fosse in gamba scrivendo 'He's good' di nascosto a sua sorella dopo aver assistito al provino del ragazzo.
Dunque, non ho altro da aggiungere. Spero vediate questo film perché è carino e vale appieno il 7,5/10 che gli ho dato. Buona visione!
Flavia :-)
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