The King (film Netflix 2019)
- flaviacaristi
- 25 ago 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 10 set 2020
Voto: 8/10
Di che parla?
Avete certamente presente il dramma storico Enrico V shakespeariano. Ebbene, Shakespeare si è ispirato proprio a "Il Re" di cui si vede nel film Netflix per scrivere la sua mastodontica opera.
Infatti il film Il Re/The King si ispira alla figura di Enrico di Monmouth realmente vissuto nella prima metà del XV secolo. Così come si vede nel film e si legge nel dramma, Enrico fu un sovrano positivo per l'Inghilterra, essendo affabile e profondamente religioso. Fu proprio lui a riportare il regno d'Inghilterra tra le prime potenze mondiali e ad unificare sotto un'unica corona Inghilterra e Francia.
Il film infatti si incentra sulla figura di Enrico (interpretato dall'attore Timothèe Chalamet), dedicando particolare attenzione al suo carattere mite e riflessivo, e sulla battaglia di Azincourt che ha sancito il dominio inglese sul territorio francese. Durante i preparativi per la fatidica battaglia alla figura del giovane re si accostano altri personaggi il cui ruolo è quello di consigliarlo.
MA, la domanda intorno a cui ruota la trama del film e che porterà poi a quella che può essere definita come morale della "favola" è: di quali consiglieri bisogna fidarsi e di quali bisogna soppesare le parole? Bastano infatti un solo messaggio interpretato male o una notizia riferita in modo errato per alterare gli animi di chi detiene il potere e, conseguentemente, i destini di un popolo.
Analizziamo gli attori:
Timothèe Chalamet è ormai da anni uno dei miei attori preferiti; la sua capacità espressiva e la sua bravura sono ormai note e affermate. MA non posso non notare quanto le sue capacità abbiano potuto poco influire sulle singole scene, a causa del ruolo da lui interpretato (il re, appunto) che avrebbe richiesto un attore avente maggiore presenza scenica. Okay, è vero che per il carattere di Enrico, si addiceva il fisico snello e slanciato di Timmy, però talvolta lo si notava a stento nella scena. Timmy, sei bravissimo a recitare, però il regista e lo sceneggiatore hanno sbagliato qualcosa stavolta. #imsosorryTimmy
Robert Pattinson, al contrario, è dotato per sua natura di notevole presenza scenica (perfino in Twilight, nonostante fosse bianco cadaverico, riusciva a farsi notare!) e questo è stato un elemento a suo favore. Purtroppo, mea culpa, stavolta ho osato vedere il film doppiato in italiano (solitamente vedo tutto in lingua originale) e quindi non posso commentare la sua capacità nel parlare francese; nonostante ciò, però, posso dire chiaramente che se l'è cavata abbastanza bene sulla scena. Ha recitato bene, bravo.
Joel Edgerton è stato in questo film sia attore che uno degli sceneggiatori insieme a David Michod. Il suo personaggio rappresenta il classico amico caro, di poche parole e portatore di saggezza. E' palese che nel prepararsi per la parte, egli si sia ispirato notevolmente al Gladiatore interpretato da Russel Crowe. Anche per Joel Edgerton la presenza scenica non è un problema: grazie di esistere in questo film. Certo, talvolta le sue perle di saggezza sono esagerate, ma alla fine lo spettatore se ne fa una ragione dopo aver compreso l'andamento del film.
Love is in the air?
Direi proprio di no. Il film va visto per la trama, magari per Timothèe (amore bello!), ma non per la storia d'amore che si intravede nel trailer.
La ship Timothèe-LilyRose sarà infatti soltanto la ricompensa finale riservata a chi avrà continuato a vedere il film fino alla fine. D'altronde, basta leggere su Wikipedia la storia del re Enrico V e il nome del personaggio interpretato da Lily Rose Depp per capire il perchè di questa disperata attesa per avere una #gioia romantica... Non spoilero, nonostante sia storia già avvenuta.
Comunque, just so you know, Timmy e Lily stanno insieme da un anno (circa) nella vita reale. Si sono conosciuti sul set del film e, a quanto pare, è scoppiata la scintilla.
Regia, fotografia, sceneggiatura?
La regia di David Michod è stata apparentemente l'unico elemento impeccabile del film. Scene bene organizzate, talvolta cupe, ma è chiaro che lo siano state volontariamente per scelte tecniche. Oserei dire che alcune di esse siano state quasi inutili alla narrazione del film, però le si possono giustificare dicendo "servono a farci affezionare ai personaggi!". Angolazioni delle riprese talvolta abbastanza originali.
Per quanto riguarda la sceneggiatura, sembra che si stia leggendo un libro di Gibran, il profeta. Un susseguirsi di perle di saggezza che tende alla fin fine a risultare pesante. #emòbastavogliamoazione
To sum up, il film è bello: 8/10 .
Mi sarei aspettata di più? ASSOLUTAMENTE NO!
Ero già consapevole del fatto che fosse un film di Netflix, perciò già le mie aspettative non toccavano il cielo... Nonostante ciò, ribadisco, il film è tranquillo, non è eccellente (io ho gli standard abbastanza elevati, quindi magari gran parte della gente lo ha apprezzato di gran lunga più di me) ma direi che merita di essere visto, SPECIALMENTE PER L'INSEGNAMENTO che emerge alla fine (avevo intuito l'inghippo già a metà film, ma io sono un caso a parte per quanto riguarda le previsioni/intuizioni. Gli amici ormai lo sanno).
Buona visione, perciò!
Flavia
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