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Kiki - consegne a domicilio (film d'animazione 1989)

  • 2 nov 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Nonostante questo film non mi abbia particolarmente entusiasmata, continuo a credere che ogni creazione del maestro Miyazaki sia un capolavoro.

D'altronde bisogna considerare una cosa: vero è che Kiki - consegne a domicilio non trasmetta lo stesso numero di messaggi contenuti in capolavori dello stesso Miyazaki come La città incantata o La Principessa Mononoke, però è pur sempre un film d'animazione ben fatto.


Se dovessi riassumere la morale della 'favola' in parole spicciole direi che Kiki - consegne a domicilio vuole comunicare agli spettatori:

- come chiunque possa essere ben accolto in una diversa società se fa del bene al prossimo e si rende utile;

- come chiunque faccia del bene al prossimo riceverà conseguentemente altro bene dando il via ad una reazione a catena di gentilezza e rispetto;

- come il passaggio all'età adulta sia complesso e a tratti spiazzante.


Di che parla il film?

Esso racconta di Kiki, giovane streghetta, la quale per emanciparsi deve andare via dalla città natale e recarsi in un luogo nuovo in cui mettere radici ed essere utile agli abitanti del luogo. Kiki quindi lascia la famiglia e vola con la propria scopa e il proprio gatto (parlante) verso un nuovo territorio in cui, per sentirsi utile, decide di sfruttare la propria capacità di volare per aiutare una panetteria ad effettuare consegne veloci a domicilio.


Come potrete ben notare la trama è semplice e gioiosa, a differenza di quella de La città incantata, e permette allo spettatore di trascorrere un'oretta in totale relax.


Elementi particolari del film?

Un accadimento che fa riflettere è quello in cui Kiki improvvisamente crede di non riuscire più a sentire il proprio gatto comunicare con lei; capirà però in seguito che ciò accade perché lei è ufficialmente maturata e cresciuta. Infatti, il gatto non le aveva mai parlato, bensì era lei ad immaginarlo, comportandosi ancora come una bambina! Iniziando a lavorare e assuntesi le proprie responsabilità, Kiki cresce e comprende che la voce del gatto fosse soltanto frutto della sua infantile immaginazione.


Inutile dire quanto le fotografia del film è ben fatta: Miyazaki è un vero e proprio maestro in questo.


Dunque, cari lettori spero vediate questo film perché è leggero, ma pur sempre ben fatto.


Flavia :-)



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