The Outlaw King (film Netflix 2018)
- flaviacaristi
- 25 ago 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 10 set 2020
Quando l'aggettivo "giusto" non si addice più a un sovrano, bisognerà nominarne un altro, sperando sia migliore del precedente: ecco in breve la trama del film.
Ho visto questo film perché una sera non sapevo che fare e perché mi ispirava la ship tra Chris Pine e Florence Pugh (amori belli! #cuties ); devo dire che non mi sono pentita di averlo visto:
La storia è abbastanza lenta nella parte iniziale, ma permette di affezionarsi ai personaggi, sopratutto al personaggio di Elizabeth de Bourgh, impeccabilmente interpretato da Florence Pugh, che ai tempi delle riprese era soltanto 21enne. Mi sono infatti convinta a vedere questo film non solo per la presenza dell'attore (#veryhandsome ) Chris Pine, ma anche perché ho iniziato a provare molta stima per Florence questo dicembre (2019), dopo aver visto il remake diretto da Greta Gerwig di Piccole Donne al cinema, film in cui la Pugh interpreta Amy March (ruolo per cui ha ricevuto una nomination agli Oscar 2020 come migliore attrice non protagonista). Florence in The Outlaw King è in grado di portare sullo schermo una giovane donna, data in sposa al futuro "re fuorilegge" interpretato da Chris Pine, forte ma al contempo gentile e profondamente fedele al marito e alla figlia che il "futuro re fuorilegge" aveva avuto dal precedente matrimonio. Il film si fonda infatti su tre pilastri: la lotta per il potere, la fedeltà che sia gli amici sia Elizabeth dimostrano al re e il profondo affetto che lega Elizabeth alla figlia del re, nonostante non siano madre e figlia.
Le riprese sono ben fatte così come lo è la fotografia: sono molti infatti i paesaggi mozzafiato scozzesi che trasportano lo spettatore in un avvincente viaggio nel tempo.
I costumi sono alquanto realistici: pochi merletti e nastri, molta semplicità, tipica delle antiche usanze scozzesi e nordiche. Anche i trucchi sono da elogiare: nel film si è voluta rendere protagonista la semplicità. Il personaggio di Elizabeth è infatti decisa a seguire il marito ovunque egli decida di recarsi, affrontando i rischi e prendendosi cura della bambina, non facendo caso a sfarzi, trucchi e vestiti appariscenti: lei e il marito avevano come unico scopo quello di garantire un futuro migliore agli scozzesi, così come in precedenza William Wallace aveva altresì sognato.
Le scene che ho preferito?
Senza alcun dubbio la scena del rito del matrimonio: ricostruita alla perfezione con vestiti, gioielli, cattedrali e arazzi (per non parlare dei solenni canti gregoriani in latino).
In secondo luogo, la scena in cui il re fuorilegge, durante un'imboscata, affida la vita della figlia a Elizabeth e allo stesso tempo la vita di Elizabeth alla figlia: commovente.
E infine, #lastbutnotleast la scena in cui Elizabeth è disposta ad andare incontro alla morte pur di non voltare le spalle al marito: che forza d'animo, che integrità morale!
Auguro a tutti una buona visione: che lo spirito scozzese di William Wallace e dei suoi seguaci vi trasporti in epoche lontane, ma uniche.
Flavia :-)
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