Tutti gli oggetti smarriti troveranno il modo di tornare da noi (si spera!)
- flaviacaristi
- 11 set 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 17 set 2020
Premessa: sono una studentessa fuorisede e perciò alloggio attualmente in una residenza universitaria femminile di merito.
La vita in residenza è sempre stata caratterizzata da forte amicizia e 'sorellanza' tra noi ragazze; per ben 3 anni non son successi avvenimenti particolarmente ambigui, però l'anno scorso le cose sono cambiate.
La placida vita di residenza fu stata infatti alterata da un furto inaspettato: fu rubato un paio di scarpe rosa ad una delle direttrici del collegio. #panic
Fu ovviamente richiesto a noi ragazze di restituire le scarpe, perfino anonimamente!, lasciandole di notte in una delle sale comuni, però nulla accadde. Le scarpe non riapparvero e la triste e delusa padrona fu stata costretta a comprarle nuovamente.
Passò più di un mese e l'accaduto sembrava essere stato dimenticato, era acqua passata per tutte (nonostante non si respirasse più la medesima fiducia reciproca).
Orbene, a luglio tutte le residenti iniziarono a mobilitarsi per liberare le camere e riporre tutti i loro averi al sesto piano (utilizzato come ripostiglio comune) e io feci altrettanto.
Indossai una tutina estiva (Milano è infatti una città di incandescente cemento d'estate: impossibile muoversi senza sudare!), calzai, per sentirmi ginnica, i pesetti da 1,5 kg alle caviglie e, attivate le cuffie super-isolanti, muovendomi a ritmo di musica, iniziai l'estenuante impresa intitolata 'Svuotare la camera, che passione!'.
Salii e scesi le 4 rampe di scale che portano al sesto piano poco più di una trentina di volte trasportando scatoloni con detersivi, cibo, coperte, scarpe e libri. #chipiùnehapiùnemetta
Il sesto piano era deserto, ma come sempre ordinato (io sono molto diligente nel tenere bene organizzati i miei spazi). SOLTANTO una scatola intestata a me (un fatidico 'pacco da giù' da parte dei miei genitori) si trovava fuori posto. Come mai?
In quei momenti non mi porsi troppe domande, la aprii per capire con cosa l'avessi riempita durante il precedente cambio di stagione e rimasi alquanto sorpresa nel trovarci dentro una busta di carta di un negozio a me ignoto. Aprii senza pensarci troppo la busta di carta e dentro ci trovai un'altra busta e, indovinate?, dentro la seconda busta c'era una scatola di scarpe... e tali scarpe erano rosa!
Giuro, nei primi secondi rimasi immobile in stato di shock. TOTALE stato di shock.
Cosa fare? Sarei stata incolpata io, pur non avendo assolutamente niente a che fare con quella faccenda? #panic
Chiamai le mie due amiche di riferimento B. e A. e chiesi loro con voce tremante di salire un attimo al sesto piano: una volta giunte, anche loro rimasero sorprese, ma cercarono di tranquillizzare me (avevo infatti gli occhi sbarrati).
Chiaramente la vicenda non finì lì, perché io mi rivolsi anche alle direttrice del collegio la quale mi credette, fortunatamente, rimanendo anche lei palesemente sconvolta dall'accaduto.
Non sto qui a dilungarmi ulteriormente. #thatsit
Secondo voi come mai quelle scarpe sono finite proprio tra la mia roba? Perché il ladro non le ha tenute per sé o, addirittura, vendute per ricavarci qualche spicciolo?
A voi le ipotesi!
Che esperienza, ragazzi...
Flavia, 11/09/2020
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